Quatuor personae quibus Leyda debent et Hollandia initium redditorum feliciorum temporum ... auctore et directore P. Soutmanno Harlemensi (1649)

Visscher Cornelis; Soutman Pieter Claesz

Quatuor personae quibus Leyda debent et Hollandia initium redditorum feliciorum temporum ... auctore et directore P. Soutmanno Harlemensi (1649)

Descrizione

Titolo proprio: Petrus Scriverius

Identificazione: Ritratto di Peter Scriverius

Autore: Visscher Cornelis (1628 ca./ 1670 ca.), incisore; Soutman Pieter Claesz (1580 ca./ 1657), inventore

Cronologia: 1649

Oggetto: stampa smarginata

Soggetto: ritratto

Materia e tecnica: bulino

Misure: 287 mm x 400 mm (parte incisa)

Notizie storico-critiche: Questa stampa presenta il ritratto di Peter Scriverius, dotto di Haarlem. Essa è stata inserita quale quinto foglio non numerato nella serie "Quatuor personae quibus Leyda debent et Hollandia initium redditorum feliciorum temporum ...", poichè ciascuna delle quattro stampe riproducenti i ritratti dei personaggi illustri della città di Leida è accompagnata da otto versi composti da Peter Scriverius. Tale serie è stata ideata da P. Soutman e da lui pubblicata ad Haarlem nel 1649. Come quella qui catalogata, anche le altre stampe della serie sono state incise da Cornelis Visscher (Hollstein F.W.H., 1949-..., Dutch ..., v. XL, p. 139 nn. 133-136). In un secondo momento alla serie iniziale sono state aggiunte altre stampe, incise da Pieter Van Sompel (Hollstein F.W.H., 1949-..., Dutch ..., v. XXVII, p. 214 n. 28) e da J. Suyderhoef (Hollstein F.W.H., 1949-..., v. XXVIII, p. 235 n. 78). Huber/ Rost e Gori Gandellini/ De Angelis sostengono che sia difficile trovare buone prove della stampa qui catalogata. Come indica la firma apposta al verso, questa stampa appartenne a Pierre Mariette (1634/ 1716), mercante di stampe a Parigi. La firma è seguita dalla 1668 che, secondo il Lugt, indica l'anno d'acquisto dell'esemplare. Successivamente questo foglio appartenne a G. D. Faccioli che vi ha apposto la firma anch'egli al verso. Il Lugt non segnala la firma, ma solo il monogramma (Lugt 1988, n. 1146b), soluzione più frequentemente adottata dal Faccioli per marchiare le proprie stampe. Egli fu un collezionista che visse agli inizi del sec. XIX a Verona e la cui collezione fu poi acquistata da P. Malenza. Stampa ritrovata l'8 gennaio 2001 nei cassetti segreti delle bacheche dei minerali di proprietà della Fondazione.

Collezione: Fondo Calcografico Antico e Moderno della Fondazione Biblioteca Morcelli-Pinacoteca Repossi

Collocazione

Chiari (BS), Pinacoteca Repossi

Credits

Compilazione: Brambilla, Lia (2003); Scorsetti, Monica (2003)

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