Pantheon dei Martiri della Libertà

Parmiani, Enrico

Pantheon dei Martiri della Libertà

Descrizione

Titolo proprio: Michele Morelli

Identificazione: Ritratto di Michele Morelli

Autore: Parmiani, Enrico (notizie 1835-1851), incisore

Cronologia: 1851

Oggetto: stampa

Soggetto: ritratto

Materia e tecnica: bulino

Misure: 110 mm x 160 mm (parte figurata)

Notizie storico-critiche: La stampa a bulino su lastra d'acciaio, tratta da un un volumetto composto dalle incisioni estratte dai due volumi del "Pantheon dei martiri della libertà italiana" usciti nel 1851 con grande successo di pubblico e stampa, raffigura il patriota Michele Morelli (Monteleone, 1790 - Napoli, 1822). Nella stampa è indicato il nome dell'incisore (Parmiani).
Militare nell'esercito del Regno delle Due Sicilie, Michele Morelli ideò e promosse la congiura che indusse Ferdinando I a concedere nel 1820 la costituzione. Nato da una famiglia benestante che lo avviò alla carriera militare nell'esercito borbonico, all'età di sedici anni militò nell'esercito di Giuseppe Bonaparte. Sotto Gioacchino Murat, partecipò alla campagna di Russia dove guadagnò la promozione a sottotenente. Con il ritorno dei Borboni al trono, fu inviato nel 1817, con il grado di sottotenente, nel reggimento cavalleria Real Borbone di stanza a Nola, un importante caposaldo militare nella lotta al brigantaggio. L'esperienza nel murattiano e la diffusione della carboneria incontrarono ben presto l'entusiasmo del giovane sottotenente. La diffusione, nel marzo 1820, anche nel Regno di Napoli, della conquista in Spagna del regime costituzionale contribuì notevolmente ad esaltare gli ambienti carbonari e massonici. ll 5 luglio Morelli entrò a Salerno, mentre la rivolta si espanse a Napoli. Il giorno seguente re Ferdinando si vide costretto a concedere la costituzione. Dopo pochi mesi le potenze della Santa Alleanza decisero l'intervento armato contro i rivoluzionari che nel Regno delle Due Sicilie avevano proclamato la costituzione. Morelli tentò di resistere ma il 7 marzo 1821 i costituzionalisti di Napoli furono sconfitti dalle truppe austriache. Il 24 marzo gli austriaci entrarono a Napoli senza incontrare resistenza e chiusero il neonato parlamento. Dopo un paio di mesi, re Ferdinando revocò la costituzione e affidò al ministro di polizia il compito di catturare tutti coloro che erano sospettati di cospirazione. Morelli fu costretto alla fuga e il 10 aprile si imbarcò verso l'Albania. In seguito tornò in Italia, sempre da fuggiasco.

Collocazione

Lovere (BG), Accademia di Belle Arti Tadini. Museo dell'Ottocento

Credits

Compilazione: Fracassetti, Lisa (2012); Malenza, Sarah (2012)

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