Battaille de Solferino

Doré, Paul Gustave; Linton, Henry Duff

Battaille de Solferino

Descrizione

Identificazione: Battaglia di Solferino

Autore: Doré, Paul Gustave (1832- 1883), incisore / disegnatore; Linton, Henry Duff (1815-1899), incisore

Cronologia: post 1859 - ca. 1899

Oggetto: stampa

Soggetto: storia

Materia e tecnica: xilografia

Misure: 690 mm x 540 mm (parte figurata)

Notizie storico-critiche: La stampa, che fa parte di una serie che ripropone in grande formato le incisioni stampate da Achille Bourdillat relative a battaglie combattute dall'esercito francese nella Seconda Guerra d'Indipendenza Italiana , raffigura la battaglia di Solferino combattuta il 24 giugno 1859 fra l'esercito austriaco e quello franco-piemontese. Insieme alla battaglia di San Martino, fu la più grande battaglia dopo quella di Lipsia del 1813, avendovi partecipato complessivamente più di 230.000 soldati. Dopo la sconfitta a Magenta, l'esercito austriaco si ritò verso est. Lo stesso Francesco Giuseppe venne personalmente in Italia per prendere il comando delle truppe, rimuovendo dall'incarico il generale Gyulai, considerato colpevole della sconfitta precedente. Il mattino del 23 giugno le armate austriache fecero dietro front per contrattaccare lungo il fiume Chiese. Allo stesso tempo Napoleone III ordinò l'avanzata delle sue truppe e così gli eserciti avversari vennero a scontrarsi in luoghi del tutto imprevisti. Mentre a nord, sui colli di San Martino, le truppe piemontesi combattevano con l'ala destra dell'esercito austriaco, l'esercito francese si scontrò a sud, più precisamente a Solferino (a metà strada fra Mantova e Brescia), con il grosso delle truppe nemiche. La battaglia si sviluppò caoticamente lungo un fronte di 15 km, finché le truppe francesi sfondarono il centro di quelle austriache. I combattimenti proseguirono ancora nel pomeriggio inoltrato attorno a Solferino, Cavriana e Guidizzolo, sino a quando un violento temporale interruppe la lotta. Lo scontro fu così feroce e cruento che l'esercito vincitore non ebbe la forza di inseguire quello sconfitto in fuga. La battaglia di Solferino e San Martino fu la più lunga e la più sanguinosa combattuta per l'indipendenza e l'Unità d'Italia e superò per quoziente di perdite quella di Waterloo.
Nella stampa sono indicati i nomi degli incisori (Doré e Linton) e del disegnatore (Doré).

Collocazione

Lovere (BG), Accademia di Belle Arti Tadini. Museo dell'Ottocento

Credits

Compilazione: Fracassetti, Lisa (2012); Malenza, Sarah (2012)

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