Favonio

Franco, Francesco

Favonio

Descrizione

Identificazione: segni con andamento diagonale

Cronologia: 1971

Oggetto: stampa

Soggetto: composizioni di invenzione

Materia e tecnica: carta/ acquaforte/ acquatinta

Misure: 445 mm x 415 mm

Notizie storico-critiche: Dall'8 al 30 giugno 1974 venne aperta, nella Sala della Balla al Castello Sforzesco di Milano, una grande mostra nazionale che riuniva un imponente numero di opere d'arte, divise in una sezione storica e in una parte riservata ad artisti della piena contemporaneità. Lo scopo dell'esposizione, che si intitolava "Mostra vendita di opere d'arte a favore della Resistenza internazionale", è ben specificato nei documenti che la testimoniano, conservati presso l'archivio della Fondazione ISEC di Sesto San Giovanni. Per la parte di arte contemporanea le opere erano donate dai loro autori ad ANPI per essere vendute: il ricavato sarebbe stato impiegato a sostegno della "Resistenza internazionale e delle lotte contro ogni forma di fascismo risorgente".
Il nome di Franco si trova nei documenti relativi all'esposizione conservati presso ISEC di Sesto San Giovanni sia nel Comitato d'onore sia nell'elenco degli artisti della parte "storica" che non venne però mai realizzata (Archivio della Fondazione ISEC di Sesto San Giovanni, fondo ANPI provinciale di Milano, busta 33, fascicolo 245, ELENCO COMITATO D'ONORE, ELENCO RASSEGNA STORICA); si può quindi ipotizzare che Franco, dopo l'annullamento della sezione storica come era stata concepita inizialmente, abbia voluto comunque essere presente alla mostra con una sua opera, che dovrebbe essere quella di proprietà ANPI, a cui rimase per probabile donazione dell'autore. Il nome dell'artista è infatti segnato nel catalogo della rassegna, mentre la cifra riportata sulla cornice (£ 60.000) conferma la destinazione della stampa a una mostra-vendita.
Francesco Franco nasce a Mondovì (CN) nel 1924. Si diploma nel 1956 all'Accademia Albertina di Torino, dove insegna Tecniche dell'incisione fino al 1988. Oltre alla grafica si dedica come restauratore allo strappo e allo stacco di affreschi, lavorando per la Soprintendenza del Piemonte. La sua arte è protagonista di numerose esposizioni personali e partecipa a molte mostre collettive, tra le quali si ricordano la Biennale di Venezia nel 1962 e la Quadriennale di Roma nel 1965-66 e nel 1972, in occasione della quale viene esposta la tela di proprietà ANPI, che si inserisce perfettamente nella produzione incisoria dell'artista, caratterizzata da immagini giocate su segni che, seppur apparentemente liberi e spontanei, definiscono composizioni di raffinato e studiato equilibrio. L'artista muore a Torino nel 2018.

Collocazione

Milano (MI), Casa della Memoria

Credits

Compilazione: Pensa, Francesca (2021)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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